14.4.09

Andrew Basso, l'artista della fuga


Sarà che ultimamente mi sento un poco ingabbiata, ma questo specialista dell'evasione mi ha decisamente catturata (sì, fa spavento pure a me quali rutilanti giochi di parole riesca involontariamente a creare...vabbè...)
http://www.wired.it/magazine/archivio/2009/02/storie/l-arte-della-fuga--.aspx

Escapologia: mi ricorda interminabili momenti vicino ad una cattedra con la testa vuota e lo sguardo fisso alla porta...
Mettiamo pure da parte la componente spettacolare e il rischio: quello che mi affascina in questa particolare disciplina è il controllo, di quello che ci circonda, degli altri ma soprattutto di noi stessi. E lo sforzo di liberare il corpo che parte in realtà dal desiderio di liberare la mente.
Credo che più o meno tutti ci sentiamo schiavi dei nostri limiti, fisici o meno; l'idea che molti di essi siano imposti da noi stessi e dal nostro cervello mi fa un poco inalberare ma anche ben sperare...

Gatti, pennuti e vecchi blog: inaspettati effetti della primavera su designer assonnata...

Yahhhwnnn!
Buongiorno...che alle 13 del martedì dopo Pasqua ha il suo perchè...
Mi pare un'ottima giornata per ridare dignità a questo blog e cominciare finalmente ad usarlo per quello che è...ci ho meditato sopra solo tre anni, mi pare sufficiente.
Oggi giornata di grandi svolte personali nel campo del bloggin e microbloggin: ho deciso di farmi una cultura su Twitter il pennuto, così magari fra un paio d'anni comincio a usare anche quello.
L'importante in certi casi è sapere di cosa si parla, l'azione in sè è superflua.

Da una parte un pennuto di poche parole, dall'altra due gatti da zittire: Minou lancia richiami d'amore alle 4.25 del mattino e Romeo si dondola con sguardo ebete abbarbicato con le unghie alle tende della camera.

Mi guardo allo specchio e con queste occhiaie da panda non posso fare a meno di sentirmi specie da salvare...è primavera.